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Promozione, semifinale playoff
Icos Vis Ferrara Basket-Pgs Bellaria 51-60
Vis: F. Malaguti 4, Benetti, G. Malaguti 4, Mennitti 20, Bolognesi 6, Caselli 4, Ricci 5, Lodi, Busacca 7, Campi 2 All. Cesaretti
Bellaria: Ugliola 3, Masi 8, Fusetto 3, Naim 9, Sudano 9, Minghetti 10, Grandi 4, Malavasi 5, Murgia 6, Fabrizi 4 All. Bertuzzi
Termina qua il cammino playoff dell’Icos Vis, eliminata in semifinale da una signora squadra come la Pgs Bellaria. Epilogo triste e amaro di una stagione molto positiva, in primis con la consapevolezza di aver creato un gruppo solido, forte e genuino sia dentro che fuori dal campo. Nulla da recriminare stavolta per i ferraresi, che al contrario di gara 1 escono sconfitti a testa alta in un PalaCus che ancora una volta si è dimostrato superbo per l’ultimo applauso della stagione. Vis pecca soprattutto mentalmente, troppo nervosi i ragazzi di coach Cesaretti, che forse per via dell’emozione o della troppa pressione addosso giocano con cuore ma con poca testa, commettendo una valanga di errori banali e imprecisioni che in partite punto a punto finiscono per essere determinanti. La Partita scorre per tre quarti abbondanti sul filo dell’equilibrio, con entrambe le squadre che non riescono mai a prendere la leadership e mantenerla. A fine primo tempo Vis la è sotto ma è 27-29. Nella ripresa c’è un primo strappo della formazione ospite, Bellaria allunga e chiude il quarto sopra di 8 lunghezze: 38-46. Non mollano però i vissini, che provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo: trascinati da Mennitti, per tutta la stagione vero e proprio leader e anima del gruppo, la Vis ritorna a contatto, a metà parziale sotto 46-49. Negli ultimi minuti però una serie di buoni attacchi dei bolognesi vede Ferrara lasciarsi scappare di mano la partita (46-53 a 2’ dal termine), a nulla servono i disperati tentativi dei biancazzurri, gli ospiti di coach Bertuzzi espugnano il PalaCus e avanzano meritatamente in finale playoff. Per la Vis ora si apre una lunghissima post-season, dove come al solito si vedrà chi viene, chi resta e chi decide di andare.
Giacomo Caselli
